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PIU’ TEMPO ALLE REGIONI PER LE CONCESSIONI IDROELETTRICHE

Alcune novità hanno riguardato anche il settore ambiente ed energia. La più importante è sicuramente la proroga al 31 ottobre 2020 (era il 31 marzo in precedenza) per per l’emanazione da parte delle Regioni della disciplina sulle modalità e le procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d’acqua a scopo idroelettrico. Il dl Semplificazioni, infatti, aveva stabilito il passaggio alle Regioni della proprietà delle opere idroelettriche alla scadenza delle concessioni o in casi di decadenza o rinuncia per la riassegnazione.

L’emendamento, a firma di Gianclaudio Bressa (Aut) prevede inoltre che per le Regioni interessate dalla elezioni regionali del 2020, il termine sia prorogato ulteriormente di 7 mesi decorrenti dalla data di insediamento del nuovo Consiglio regionale. Di conseguenza l’emendamento prevede uno slittamento dei vari termini in merito ai passaggi alla procedura di assegnazione.

Soddisfatto il senatore della Lega Paolo Arrigoni, responsabile dipartimento Energia del partito: “E’ stata sottoscritta e votata dalla Lega questa notte in commissione bilancio la proroga sulla regionalizzazione delle concessioni delle grandi derivazioni d’acqua ad uso idroelettrico, fortemente voluta e introdotta dalla Lega lo scorso anno nel Dl Semplificazioni. La proroga era indispensabile visto che con l’emergenza Coronavirus molte regioni non erano riuscite a legiferare in tempo entro lo scorso 31 marzo, ma il testo base dell’emendamento avrebbe invece paradossalmente penalizzato quelle regioni che come la Lombardia avevano già provveduto nei termini ad approvare una propria legge regionale. L’opportuna riformulazione dell’emendamento, fortemente richiesta dalla Lega, è risultata fondamentale per un’ampia approvazione della norma che prevede per legiferare una proroga di 7 mesi a cui se ne aggiungono altri 7 per quegli enti territoriali interessati quest’anno dalle elezioni regionali. Bene così- ha concluso quindi Arrigoni – ora per le regioni ci sarà tempo di legiferare considerando le richieste dei territori, soprattutto quelli montani, ove hanno sede i grandi impianti idroelettrici, che avranno importanti ritorni sia in termini di risorse legate ai canoni sia in termini di Energia elettrica a condizioni di favore”.

BANDO INCENTIVI IMPIANTI BIOGAS ENTRO SETTEMBRE

Altra novità che arriva dalla commissione Bilancio riguarda il nuovo bando per l’accesso agli incentivi per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati a biogas, con potenza elettrica non superiore a 300 kW e facenti parte del ciclo produttivo di una impresa agricola o di allevamento, realizzati da imprenditori agricoli anche in forma consortile. In questo caso un emendamento del Pd firmato da Mino Taricco ha stabilito la pubblicazione entro il 30 settembre di quest’anno. Nella proposta di modifica si chiarisce che l’alimentazione dell’impianto deve derivare per almeno l’80 per cento da reflui e materie derivanti dalle aziende agricole realizzatrici e per il restante 20 per cento da loro colture di secondo raccolto.

DEROGHE PER IMPIANTI ANAEROBICI E BIOMASSE PER LATTE E DERIVATI

Sempre da parte di Taricco è stato dato il via libera a un’altra proposta di modifica per aiutare il settore lattiero, colpito da un drastico calo delle vendite con il conseguente aumento di prodotto stoccato. L’emendamento prevede che ”al fine di garantire la più ampia operatività delle filiere agricole ed agroindustriali, le Regioni e le Province autonome, agevolano l’uso di latte, prodotti a base di latte, prodotti derivati dal latte, sottoprodotti derivanti da processi di trattamento e trasformazione del latte negli impianti di digestione anaerobica del proprio territorio regionale, derogando, limitatamente al periodo di crisi, alle ordinarie procedure di autorizzazione definite ai sensi del dlgs n. 387 del 2003 per l’uso e la modifica delle biomasse utilizzabili”.

 

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